Una creatura impossibile, figlia dell’abisso e del frutto.
La sua testa è un melograno spaccato, un cranio di semi sanguinanti che stillano memoria e sacrificio.
Dal ventre traspare un cerchio d’acqua, un piccolo acquario sospeso , dove un pesce solitario nuota nel silenzio: oracolo sommerso, testimone di una fame mai sazia .
Accanto , un pettirosso che tiene tra le ali un cuore cucito; legato tra le sue piume, reliquia di un amore che non trova pace.
Attorno una realtà lacerata tra fiamma e notte, tra carne e silenzio .
Ogni elemento è simbolo, ogni simbolo è ferita.
La figura, curva e fragile: un altare vivente dove la vita si sbriciola in semi, sangue ed acqua.